Consensys, sviluppatore di Ethereum, ha intentato una causa contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti in risposta a quella che l’azienda definisce una “presa di potere illegale” su Ethereum.
La società chiede alla corte federale di dichiarare che Ethereum (ETH) non è un titolo e che qualsiasi indagine della SEC su ConsenSys basata sulla premessa che ETH sia un titolo “violerebbe” i diritti del Quinto Emendamento della società e l’Administrative Procedure Act, in particolare che MetaMask non è un titolo. Secondo le leggi federali, i servizi di staking di MetaMask non violano le leggi sui titoli, così come qualsiasi ingiunzione contro le indagini o le azioni esecutive della SEC relative alla funzionalità di swap o di staking di MetaMask.
In una causa depositata giovedì contro la SEC e tutti e cinque i commissari, Consensys ha rivelato di aver ricevuto un avviso di Wells dalla SEC il 10 aprile, che indicava l’intenzione dell’agenzia di intraprendere un’azione esecutiva contro la società per presunte violazioni della legge sui titoli attraverso il suo prodotto MetaMask wallet. Consensys nega di aver agito come broker e afferma che il portafoglio è “semplice e guidato dall’interfaccia”, non detiene i beni digitali dei clienti né esegue alcuna funzione di transazione.
La denuncia rileva inoltre che l’intervento della SEC su Ethereum contraddice le sue dichiarazioni passate secondo cui le criptovalute sono materie prime e non titoli (citando il discorso del 2018 dell’ex direttore Bill Hinman) e viola l’autorità dell’agenzia di regolamentazione sorella della SEC, la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), su Ethereum.
Nella causa Consensys sostiene di aver “costruito la propria attività sullo sfondo di questo consenso normativo” e la nuova presa di potere della SEC su Ethereum (che definisce un “cambiamento epocale”) “viola i requisiti costituzionali di equità”.
L’azione legale afferma: “L’illegale presa di potere della SEC su ETH porterà al disastro la rete Ethereum e Consensys”.
Un rappresentante della Securities and Exchange Commission statunitense ha rifiutato di commentare la causa.
L’azione legale si basa anche sulla “dottrina delle grandi questioni”, una sentenza della Corte Suprema che vieta alle agenzie federali di regolamentazione di superare ampiamente la portata dell’autorizzazione del Congresso. Nelle cause intentate da Terraform Labs e Coinbase, due giudici hanno già respinto l’idea che le criptovalute rientrino in questo ambito.
Consensys ha intentato la causa nel Distretto Settentrionale del Texas, unendosi a organizzazioni come la Blockchain Association e ad aziende come Legit Exchange in cause simili che cercano di impedire alla SEC di classificare alcune società o attività cripto come titoli.
Negli ultimi mesi, la U.S. Securities and Exchange Commission ha anche intentato cause contro borse di criptovalute come Binance.US, Binance e Kraken. Uniswap Labs ha rivelato all’inizio di questo mese di aver ricevuto avvisi di pozzo dalle autorità di regolamentazione.