Hong Kong “costringe” gli Stati Uniti ad approvare l’ETF su Ethereum

Il 15 aprile 2024 sono stati approvati a Hong Kong gli ETF a pronti per Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), la criptovaluta della rete Ethereum.

Questi fondi consentono di operare indirettamente con queste valute digitali attraverso strumenti azionari regolamentati, proprio come se si trattasse di azioni. L’approvazione non è definitiva, poiché i richiedenti devono ancora soddisfare i requisiti normativi e presentare i documenti prima di quotarsi alla Borsa di Hong Kong.

Comunque sia, tutto è in movimento e BTC ed ETH faranno presto il loro debutto alla Borsa di Hong Kong, il quinto mercato finanziario più grande del mondo.

Le grandi aspettative per gli ETF sulle criptovalute a Hong Kong non sono dovute al mercato di Hong Kong in sé. L’esperto di fondi d’investimento Eric Balchunas spiega: “Il mercato degli ETF di Hong Kong è piccolo, solo 50 miliardi di dollari”. Balchunas ha aggiunto: “L’aggiunta di ETF su Bitcoin da parte di altri Paesi è indubbiamente cumulativa, ma è insignificante rispetto al solido mercato statunitense”.

Per capire perché l’approvazione di un ETF sul Bitcoin a Hong Kong è importante, bisogna innanzitutto sapere che Hong Kong non è un paese indipendente, ma fa legalmente parte della Repubblica Popolare Cinese dal 1997, dopo essere stata una colonia britannica per 155 anni. Tuttavia, si tratta di una Regione Amministrativa Speciale con leggi e regolamenti propri.

Una delle differenze tra la Cina continentale e Hong Kong è l’uso di Bitcoin e criptovalute. Mentre sono vietate nella Cina continentale, sono permesse e prosperano nelle isole di Hong Kong.

Si potrebbe pensare a Hong Kong come al terreno di prova finanziario della Cina. Pertanto, se gli ETF su Bitcoin ed Ethereum avranno successo sull’isola, il governo cinese potrebbe essere costretto ad allentare la sua posizione sulle criptovalute, se non altro per evitare di essere escluso dal settore.

Seguendo questa logica, l’approvazione degli ETF di Bitcoin ed Ethereum a Hong Kong non solo rafforza la posizione di queste criptovalute nel mercato asiatico, ma crea anche un importante precedente che potrebbe influenzare le decisioni normative in altre giurisdizioni, in particolare negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno già approvato un ETF spot sul Bitcoin, ma la regolamentazione relativa a Ethereum rimane incerta. La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense sta discutendo se l’Ether debba essere considerato un titolo o una merce. Questa distinzione definisce la gamma di regolamentazioni e supervisioni a cui l’asset sarebbe soggetto.

Ma ora gli Stati Uniti potrebbero trovarsi in una posizione in cui la mancata approvazione di un ETF su Ethereum significherebbe che una parte significativa del mercato potrebbe essere catturata da Hong Kong.

Inoltre, non si può ignorare lo sfondo geopolitico di questi sviluppi finanziari. La competizione economica tra Cina e Stati Uniti è evidente nel commercio, nella tecnologia e nella finanza. Dato che Hong Kong può essere vista come un banco di prova per le politiche cinesi in materia di criptovalute, gli Stati Uniti devono affrontare una pressione significativa per adattarsi e competere.

In questo contesto, c’è motivo di credere che l’approvazione di un ETF su Ethereum a Hong Kong possa fungere da catalizzatore per la risposta degli Stati Uniti. Ciò non è dovuto solo alla pressione di non rimanere indietro nelle innovazioni finanziarie e tecnologiche, ma anche alla pressione di mantenere il proprio status di superpotenza finanziaria globale.

Se Hong Kong riuscirà a conquistare una quota significativa del mercato di Ethereum, gli Stati Uniti potrebbero essere costretti a seguirne l’esempio per evitare di perdere influenza nel settore delle criptovalute, sempre più considerato come una parte cruciale del futuro della finanza globale.

Pertanto, l’approvazione di un ETF su Ethereum a Hong Kong non solo sembra probabile, ma potrebbe effettivamente costringere gli Stati Uniti a fare lo stesso. In questo modo, Hong Kong non solo sta testando il proprio mercato, ma potrebbe effettivamente “costringere” gli Stati Uniti a partecipare pienamente al gioco dell’ETF su Ethereum.

Forse conosceremo l’esito di questa storia il 23 maggio, data in cui la SEC statunitense dovrà decidere se approvare un ETF a pronti su Ethereum.

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